L’importanza dell’attività di gioco, libero, organizzato e auto-gestito, a connotazione calcistica, nelle prime fasce d’età.
Un studio svolto da Paul Ford e Mark Williams dell’Università di Liverpool e pubblicato nel 2011 sulla prestigiosa rivista Psychology of Sports and Exercise, ha esaminato in maniera retrospettiva i tipi di allenamenti che aveva svolto un gruppo di calciatori di sedici anni inglesi militanti in una squadra d’élite. Gli autori si chiedevano quali fossero le attività effettuate a livello giovanile da questi giocatori di “alta fascia” per confrontarle con coetanei che non hanno avuto accesso al mondo dei “prof”. Sono stati identificati 4 tipi di attività: quella competitiva, quella di squadra, l’individuale e il gioco. L’insieme dell’attività di squadra e di quella individuale è stata anche definita come pratica specifica di calcio (= Soccer Practice).
