Gli speciali de Il Nuovo Calcio – Master Prime Squadre
La relazione dell’allenatore in seconda della Nazionale Femminile, per il secondo anno consecutivo al nostro Master. Il mutamento delle peculiarità dei calciatori in relazione alla zona di campo occupata. Diverse proposte pratiche.
Dopo il grande successo della scorsa edizione, Attilio Sorbi torna al nostro Master. Il docente del settore tecnico, impegnato in uno stage con la Nazionale femminile, arriva in aula insieme a Milena Bertolini, allenatore delle azzurre. Dopo il saluto di Milena, anche lei relatrice al nostro evento dodici mesi fa, Attilio inizia il suo intervento esponendo i grandi cambiamenti che stanno avvenendo nel calcio d’oggi, premessa indispensabile per comprendere appieno le diverse evoluzioni dei ruoli.
La malleabilità dell’allenatore
Il calcio è flessibilità e la flessibilità è una delle qualità assolute che deve possedere il tecnico per restare sulla stessa lunghezza d’onda dei giocatori, attacca Sorbi. Infatti, non si deve dare nulla per scontato e l’unica certezza deve essere quella del dubbio: solo così non si smetterà mai di evolversi e di aggiornarsi. Il calcio è arte che attinge alla scienza, la quale è in continuo cambiamento. Il nostro relatore porta come esempio quello di un medico, che da quando si laurea a quando va in pensione, si aggiorna continuamente. E così deve fare l’allenatore. Il tecnico deve osservare, deve essere un leader ed è fondamentale che sappia di cosa parla e soprattutto che sia in grado di dare delle risposte ai suoi calciatori. A tal proposito, Attilio ci invita a non guardare l’apprendimento del gioco solo in modo globale, ma anche in forma analitica, attraverso la scomposizione del gesto e poi l’allenamento situazionale.
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