Psicologia
L’importanza della corretta preparazione mentale per il conseguimento degli obiettivi sportivi. Le differenze geografiche riscontrate e l’influenza negativa della tecnologia.
Nel nostro lavoro di formazione/supervisione di allenatori e istruttori di calcio, un passaggio fondamentale è quello della compilazione del Profilo di prestazione, cioè un elenco di circa 20 caratteristiche tecniche, tattiche, atletiche e mentali che si pensano fondamentali e insostituibili nel determinare il destino di un calciatore di valore assoluto. Questo test serve a fissare dei punti di riferimento per stabilire quali obiettivi finali si vogliono raggiungere nella preparazione degli atleti e per ragionare con i tecnici circa il concetto di eccellenza e su come raggiungerla.
La domanda che si fa agli allenatori, intorno alla quale ruota anche questo approfondimento, è: “Quali caratteristiche / competenze pensi debba possedere un giocatore per essere considerato un top player?” L’esperienza ci dice che le risposte fornite da mister di ogni età e livello sono circa per il 70% appartenenti alla sfera cognitiva, psicologica o sociale. Tra gli aspetti appartenenti a quel 70% che gli allenatori considerano fondamentali per il successo nello sport ce n’è uno che sta diventando sempre più popolare e che viene considerato, per lo più, come innato. La maggior parte degli allenatori la giudicano essenziale e sostengono che “o ce l’hai o non ce l’hai”: la fame.
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