L’ultimo messaggio scritto dal nostro storico collaboratore e maestro per tanti allenatori, Angelo Pereni, scomparso a metà settembre. Una riflessione a 360°, mai pubblicata, su quello che c’è dietro una squadra, che farà ricordare ai tanti che l’hanno conosciuto i pensieri e i modi di essere del “mister”. Segue una parte del suo ultimo libro “La costruzione di una squadra”.
Ogni allenatore deve avere dentro di sé, oggi più che mai, la tipologia di squadra (a prescindere dal fatto che sia di settore giovanile, dell’attività di base o di adulti) che desidera. Quindi deve portare avanti le sue convinzioni (nella testa e nel cuore) con coraggio, forza e trasparenza. Senza mai dimenticare che la vita sportiva e quella civile vanno avanti di pari passo, basandosi su un’etica di correttezza e giustizia, di solidarietà e aiuto, concetti da trasferire anche agli aspetti tecnici, alla tattica, alle motivazioni. Inoltre, in un gruppo non è possibile trascurare le componenti mentali, quelle pedagogiche e tecnico-tattiche, oltre che umane!
Tutto ciò non può avvenire ripetendo sempre quanto compiuto fino a quel momento, ma occorrono innovazione e sperimentazione. È necessario anche fondare il proprio modo di agire sull’aiuto reciproco, sul senso di appartenenza, grazie al quale ogni soggetto interessato (giocatori, allenatore, società e genitori) possa portare avanti un compito personale al meglio delle possibilità.
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