GLI ESERCIZI MONOPODALICI

GLI ESERCIZI MONOPODALICI

L’utilità di lavorare per gli arti superiori con un solo appoggio sul terreno. Una serie di proposte sia statiche sia dinamiche, con e senza supporto.

In molti sport di squadra come il calcio, il basket, ma anche nel volley pur se in modo minore, poche azioni avvengono con entrambi i piedi a terra. Se pensiamo per esempio alla corsa, questa non è altro che un’azione ciclica a una gamba, di fatto una serie di balzi orizzontali. Detto questo e ricordando anche la grande quantità di salti, stacchi, conclusioni a rete… che solitamente un calciatore compie, è chiaro che il lavoro monopodalico è senza dubbio importante.

Da una classificazione di Boyle possiamo dividere gli esercizi monopodalici in esercizi “ginocchio dominante”, ovvero varianti del movimento dello squat, e ad “anca dominante”, cioè quelli che danno priorità ai glutei e agli ischiocrurali (varianti degli stacchi a gambe tese o dei “ponti”).

Inoltre, le proposte monopodaliche possono essere suddivise in statiche come lo squat a una gamba o dinamiche come gli affondi. E proprio questa scansione sarà l’argomento principale dell’articolo. Incominciamo dicendo che negli esercizi statici i piedi non si muovono: uno o entrambi sono a contatto col terreno, mentre il corpo si sposta su e giù sul piano sagittale. Gli esercizi monopodalici statici possono poi essere ulteriormente divisi in “con o senza supporto”.

L’articolo completo su IL NUOVO CALCIO di marzo in edicola o in abbonamento http://www.storesportivi.it/articoli/37/il_nuovo_calcio.html

Articoli correlati

Giochi di guida e sensibilità

Squalo e pesciolini I giocatori rossi (pesciolini) devono correre nello spazio liberamente con l’obiettivo di fermarsi all’interno del cerchio posto alle spalle dell’elemento blu (squalo), che avrà il compito di prenderli per eliminarli (situazione 1). La medesima proposta può essere eseguita con il pallone (situazione 2) con vari tipi di conduzione (figura 1).

La visione globale

Il lavoro secondo princìpi di gioco nel settore giovanile: la sua importanza e come agire al meglio per insegnare ai propri giocatori a osservare il contesto di gioco prima di ricevere palla. Programmare l’attività da svolgere con la propria squadra è una condizione necessaria (ma non sufficiente) per offrire ai propri giocatori una valida e […]

Ball mastery, il dominio della palla

Quanto conta per un giocatore avere una padronanza assoluta nella gestione del pallone. La tecnica di ball mastery e le strutture da utilizzare. All’interno dello speciale “Settore Giovanile” avevo iniziato a trattare l’argomento relativo al “dominio” del pallone nell’articolo “Diamo del ‘tu’ alla palla”. La maestria nel gestire l’attrezzo, infatti, a qualsiasi livello, deve essere […]

Una preparazione precampionato su misura

L’importanza di organizzare il proprio piano operativo per la preparazione precampionato considerando il numero di allenamenti, gli obiettivi e… il carico. Tutto ciò che dovete sapere. Il periodo della preparazione precampionato è molto delicato e affidarsi solo a guide uguali per tutti non sempre è la scelta giusta. Infatti, schemi e tabelle che “vanno bene […]