La lesione del Legamento Crociato Anteriore (LCA) è una delle lesioni legamentose al ginocchio più frequenti nel calcio. Questo infortunio ha un alto impatto mediatico (nel caso di atleti professionisti) e necessita generalmente di un intervento di ricostruzione chirurgica. I risultati funzionali riportati in letteratura sono lungi dall’essere perfetti e il rischio di recidiva non è trascurabile. In questo contesto la comprensione del meccanismo di infortunio è il primo passo verso l’implementazione di programmi di riduzione del rischio di infortunio primario e secondario (re-infortunio) al LCA.
Il calcio è uno sport ad alto rischio di infortunio e, tra gli infortuni più seri, esiste un’alta incidenza di lesioni del legamento crociato anteriore (LCA) del ginocchio. Un autorevole studio dell’UEFA, effettuato da Walden (2016), riporta un’incidenza di 0,013 infortuni per 1.000 ore di allenamento e 0,309 infortuni per 1.000 ore di gioco, con i tassi più alti tra i calciatori professionisti. Una squadra di 25 giocatori può quindi aspettarsi un infortunio al LCA ogni due anni. In termini di prevalenza il 10-11% dei giocatori di serie A (stagione 2005) aveva subito un infortunio al LCA (Roi, 2005). Dati preliminari della UEFA parlano di possibile trend in aumento nel calcio professionistico, mentre ricerche effettuate in diverse parti del globo sottolineano quanto questo infortunio sia sempre più frequente tra i giovani (Zbrojkiewicz et al., 2018; Weitz et al., 2019). Considerati questi dati, è possibile che, ad oggi, la prevalenza della lesione al LCA sia cresciuta anche nelle nostre serie maggiori.
Inoltre, a parità di livello sportivo, il sesso femminile figura tra i fattori di rischio più rilevanti, con un’incidenza aumentata di 2-3 volte rispetto ai colleghi maschi. Dati basati sui registry scandinavi come ad esempio lo Swedish ACL registry dimostrano che le calciatrici si fanno male più precocemente (picco a 16 anni) rispetto agli uomini (picco a 19 anni – www.aclregister.nu)
NELLA FOTO: Infortunio LCA ginocchio sinistro di pressing del giocatore in maglia gialla. Da notare lo spostamento dell’attenzione visiva (perturbazione neuro-co- gnitiva – A) dall’avversario alla palla con conseguente alterato controllo del movimento al momento del primo contatto con il terreno (B), frame dell’infortunio al LCA (C), successiva perdita dell’equilibrio (D).
Articolo pubblicato sul numero 46 di Scienza&Sport, aprile-giugno 2020, a pagina 20
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