Un metodo di allenamento ad alta intensità che prevede fasi di lavoro di 20’’ alternate ad altre di recupero di 10’’, il tutto per 4’ complessivi.
Negli ultimi anni la metodologia dell’allenamento nel calcio ha virato decisamente verso la ricerca di una maggiore intensità. Infatti, in sede di training si richiedono numerose accelerazioni, decelerazioni, insieme a un’importante rapidità nella trasmissione della palla. Infine, sono necessarie agilità e velocità specifiche (quest’ultime anche di tipo decisionale).
Pure in palestra è cambiato completamente l’orientamento: si sono ridotti decisamente i sovraccarichi spostando l’attenzione dal muscolo al movimento, con un tipo di stimolo più funzionale, a corpo libero o con piccoli attrezzi. I contenuti sono basati su riequilibrio, instabilità e core stability…
Operando in questa direzione, si possono ottenere adattamenti neuromuscolari in tempi brevi.
In questo contesto si inserisce bene l’adozione del metodo “Tabata”.
DI COSA SI TRATTA?
Il Tabata è un esercizio intermittente, un particolare interval training ad alta intensità (HIIT), ideato nel 1996 da Izumi Tabata, un medico giapponese.
L’articolo completo su IL NUOVO CALCIO di novembre in edicola o in abbonamento