L’articolo realizzato dall’autore in merito al suo intervento al Convegno di Scienza&Sport tenutosi a Milano. Le qualità principali correlate con la prestazione fisica di un calciatore e gli strumenti per indagarne il livello. Il tutto in funzione della programmazione dell’allenamento.
Il calcio è uno sport intermittente caratterizzato da una prestazione che normalmente ha una durata di circa 90’. Nel corso di una partita un giocatore di alto livello percorre una distanza totale di circa 10-11 km, di cui 2-3 km (20-30%) con una velocità di corsa maggiore di 15 km/h e 500-1.000 metri (5-10%) con una velocità di corsa maggiore di 20 km/h. La natura intermittente dello sport diventa ancora più chiara se si considera che, nel corso di una partita un calciatore cambia attività mediamente ogni 5’’. Il numero totale di azioni effettuate è di circa 1.100, di cui circa 220 ad alta intensità. L’attività di corsa del giocatore è quindi caratterizzata da continue accelerazioni e decelerazioni (circa il 10% della distanza totale è corsa con un’accelerazione o decelerazione maggiore di 2 m/s2 che può essere considerata abbastanza importante) e raramente svolge attività a ritmo costante. Per quantificare in maniera completa la performance fisica dei calciatori durante i match, è importante considerare anche tutte le attività muscolarmente impegnative, ma non strettamente legate alle fasi di corsa come ad esempio: i contrasti, i salti, i colpi di testa, i passaggi, i lanci e le fasi di conduzione del pallone (è noto che correre con il pallone è più dispendioso rispetto a farlo senza).
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