I movimenti coordinati tra gli uomini di questo reparto a quattro elementi per eludere la marcatura avversaria.
Dopo aver parlato nello scorso numero delle rotazioni a tre giocatori per il reparto mediano, in questo articolo analizziamo quelle che possono avvenire in squadre che optano per un centrocampo composto da quattro giocatori.
I valori fondanti delle rotazioni non cambiano, quindi valgono i dettami spiegati nello scritto precedente: le rotazioni possono essere effettuate per schemi (ogni volta che si verifica una determinata situazione si ricorre a dei movimenti predeterminati dei quattro centrocampisti), o per principi, per cui è sempre il giocatore più vicino alla palla che orienta e condiziona l’azione dei compagni. Come sempre, ricordiamo, che le rotazioni sono movimenti funzionali alla fase di possesso, necessari solo se la struttura del centrocampo “originaria”, quella del nostro sistema di gioco, non garantisce possibilità di sviluppo offensivo. Per questo, la prima regola fondamentale delle rotazioni è che non si devono eseguire se i calciatori sono già smarcati nelle zone di competenza.
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