L’importanza di allenare i giocatori tramite esercitazioni psicocinetiche che li aiutano a reagire velocemente agli stimoli della gara.
Leggere l’articolo di mister Piero Frosio, scritto la bellezza di 25 anni fa, e considerarlo ancora condivisibile, attuale e praticabile non è certo cosa di poco conto. Ci deve far riflettere sul fatto che, in fin dei conti, i concetti base sono “immortali”, mentre le metodologie e i mezzi per riuscire ad applicarli sono in costante e continua evoluzione. La psicocinetica e le sue esercitazioni vanno, quindi, ad allenare la capacità dell’atleta di effettuare o modificare, nel più breve tempo possibile, un comportamento o un movimento in base a stimoli esterni (generalmente visivi o sonori) che si presentano. Il calcio è un gioco dove nulla è stabilito: la sua caratteristica principale è l’imprevedibilità e si ha la necessità di avere calciatori non solo fisicamente, tecnicamente e tatticamente dotati, ma anche con un’elevata velocità mentale che possa permettere di rispondere in maniera corretta ed efficace agli stimoli di natura diversa che le partite offrono.
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