Come utilizzare questo mezzo in base all’obiettivo del training. L’attenzione da prestare alla meccanica del gesto e alcuni esempi di sedute.
Tra i diversi mezzi di training impiegati per allenare il calciatore troviamo il traino con la slitta, appartenente al gruppo del metodo resistivo. La slitta viene utilizzata per creare un carico aggiuntivo sul piano orizzontale nell’esecuzione dello sprint.
Numerose ricerche hanno confermato che l’uso di tale mezzo è un valido strumento per poter migliorare forza, potenza e velocità, oltre a consentire all’atleta di sovraccaricare lo stesso gesto compiuto in gara. Per questi motivi è sempre più apprezzato. Nella metodologia dell’allenamento un maggior transfert è dato se il programma di condizionamento enfatizza e rispecchia un modello motorio e un tipo di contrazione simile al movimento effettuato in partita.
La specifica coordinazione intermuscolare richiesta per la produzione di forza orizzontale può avere una miglior efficienza di “trasferimento” alle prestazioni di sprint rispetto, ad esempio, a esercizi che vengono svolti con un vettore di forza verticale.
Le proposte con la slitta stimolano i muscoli motori specifici utilizzati nello sprint e spingono gli atleti a produrre il tipo di forza da applicare al terreno, per creare un movimento di spinta in avanti. Durante il traino della slitta, inoltre, esiste una forte stimolazione del core, che è di fondamentale importanza per mantenere il corpo stabile, mentre gli arti si coordinano per esercitare la forza utile nel vincere l’inerzia data dalla slitta stessa.
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