La situazione del Milan passato da Montella a Gattuso: i perché di un momento difficile per il club rossonero. L’importanza di società, delle scelte e di giocatori con caratteristiche complementari.
In questa rubrica, nel corso di questi anni ho sempre cercato di analizzare, anche mediante l’utilizzo di frame e immagini, le soluzioni studiate e applicate coi loro undici dai migliori allenatori italiani o europei. Oltre a questo, spesso ho fatto discorsi riguarda all’importanza della società in qualsiasi progetto calcistico, ho parlato della preparazione da parte dei tecnici di più opzioni di gioco nel corso della stessa gara (preparare appunto più partite all’interno dello stesso match) e di quanto sia fondamentale che l’allenatore, insieme al suo staff, sappia trasmettere un’identità di squadra ai propri giocatori. Identità frutto anche della “storia” del club. Tutto questo viene ancora prima del lavoro di campo, prima della decisione di propendere per un sistema o per un altro, prima di decidere quali princìpi portare avanti. E per analizzare la situazione del Milan, passato da Vincenzo Montella a Rino Gattuso, sicuramente è indispensabile fare appello a tutti questi concetti.
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