Schemi o princìpi? La diatriba tra questi due concetti legati all’allenamento del calciatore. Un’attenta disamina della situazione portata avanti – senza schierarsi – dall’allenatore del Torino, Moreno Longo.
Qual è il percorso per portare il giocatore ad una completa autonomia? Bisogna seguire gli schemi o i princìpi? Moreno Longo, nella sua esposizione, ha analizzato in maniera molto oggettiva la diatriba tra questi due concetti legati all’allenamento del calciatore. L’apprendimento secondo gli schemi è possibile individuarlo come un training più meccanico, dato da proposte che si ripetono e attraverso le quali si ricerca un autonomatismo, così da facilitare il giocatore nel riconoscere una determinata situazione in campo e applicarla. L’allenamento per princìpi, invece, si propone di trasferire al calciatore i concetti “di base”, che costituiscono le fondamenta sulle quali si ergono un sistema e/o una filosofia di squadra. Si tratta di un apprendimento cognitivo, fatto di letture, scelte e soluzioni. Non c’è una ricetta migliore dell’altra, ma sicuramente è necessario adattarsi a qualunque tipologia di contesto ci si trova ad affrontare e nelle quale si “opera”.