L’importanza di un riscaldamento ottimale per il calciatore incentrato sui concetti di mobilità e stabilità articolare. Le proposte del trainer americano Mike Boyle e il suo metodo joint by joint.
Una visione funzionale dell’allenamento deve porre l’attenzione sulla valorizzazione degli schemi motori di base (rolling, squatting, pulling, pushing, lunging, bending ovvero rotolare, accovacciarsi, tirare, spingere, effettuare un affondo, piegarsi…). Talvolta però questi movimenti sono limitati dalla mancanza di mobilità o di stabilità delle articolazioni interessate. Secondo Gray Cook, uno dei co-fondatori del metodo FMS (functional movement system – si tratta di 7 test per capire i “limiti” di un atleta, ndr), il corpo umano è considerato come una sequenza di articolazioni che si sovrappongono le une alle altre, dotate tutte di specifiche funzioni; qualora non vi fosse un corretto funzionamento di una di queste, potrebbero insorgere delle problematiche che coinvolgerebbero anche le zone limitrofe.
Ai nostri giorni, a causa della vita sedentaria che si conduce o dei comportamenti spesso scorretti che si attuano, può verificarsi che la funzione di queste articolazioni sia alterata: ciò potrebbe voler dire che alcune necessitano di maggiore stabilità, visto che magari sono instabili; altre, invece, potrebbero essere rigide e potrebbero migliorare nella loro funzione se diventassero più mobili.
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