L’utilità di ottimizzare i tempi della seduta allenando situazioni reali di gioco. I giochi di posizione e le partite a schieramenti contrapposti.
Attenti alla variabile tempo, cari allenatori. È fuor di dubbio che per ogni tecnico l’ottimizzazione del tempo a disposizione è un obiettivo prioritario. Spesso il mister arriva alla fine della settimana con la sensazione di non essere riuscito a fare tutto ciò che aveva in mente in fase di “progettazione” delle sedute. E questo, con differenti motivazioni, succede a tutti i livelli: tra i professionisti e tra i dilettanti, tra chi si allena di sera e chi di pomeriggio, tra chi prepara i giovani e chi le prime squadre. Allora abbiamo bisogno di studiare al meglio lo “scenario dell’allenamento”, abbiamo la necessità di un assistente che ci dia una mano, è indispensabile abbattere i “tempi morti”, in modo da organizzarci per non sprecare neanche un minuto! In una parola: è fondamentale manipolare gli aspetti “oggettivi” della seduta, quelli che si possono controllare. In pratica, si può rendere proficuo il tempo a disposizione anche modellando i contenuti della seduta stessa e scegliendo delle esercitazioni che abbiano in sé un’efficacia tecnico-tattica e contestualmente il “dono della sintesi”. Sia chiaro, però, non si può negoziare la qualità dell’esercizio solo per risparmiare tempo, sarebbe un errore imperdonabile! Si possono, invece, scegliere delle proposte addestrative in cui la parte analitica lascia il posto alla situazionalità del lavoro, dove la “parcellizzazione” viene “battuta” dalla globalità.
L’articolo completo su IL NUOVO CALCIO di gennaio in edicola o in abbonamento http://www.storesportivi.it/articoli/37/il_nuovo_calcio.html