Come utilizzare queste esercitazioni con i ragazzi di 10-11 anni per stimolare le risoluzioni dei problemi che la gara propone.
Il calcio attuale richiede giocatori “intelligenti”, che sappiano risolvere i numerosi “problemi” che si incontrano costantemente nel gioco. Il tutto il più velocemente possibile. Nel percorso di formazione del giovane calciatore è sicuramente utile proporre una grande quantità di esercitazioni nelle quali il giocatore faccia esperienza imparando a collaborare coi compagni e a confrontarsi con gli avversari, in modo tale da sviluppare diverse doti strategiche. In sintesi è necessario interessare la capacità di compiere le scelte giuste nel momento più opportuno. Un mezzo importante per lavorare nella direzione corretta sono le situazioni di gioco, ovvero delle esercitazione in zone di campo specifiche in cui si verranno a riprodurre momenti simili a quelli della gara.
Le 3 fasi
Nell’attività di base, il lavoro situazionale deve essere incentrato principalmente sulla fase di possesso palla e sul momento in cui la sfera viene persa; per aiutare i giocatori a “comprendere il gioco”, è conveniente suddividere le varie situazioni in tre momenti che vengono indicativamente determinati dalle zone di campo in cui si trova il pallone:
- costruzione;
- sviluppo;
- finalizzazione.
È importante sottolineare che, prima di proporre queste tipologie di situazioni, i giocatori nelle categorie precedenti debbano sperimentare un gran numero di situazioni a piccoli numeri (possiamo chiamarle micro-situazioni), nelle quali migliorino i prerequisiti tecnico-tattici per agire al meglio in futuro, con un grado di difficoltà maggiore. Le situazioni di “costruzione” comprendono quelle in cui il portiere, assieme ai compagni, ha l’obiettivo di incominciare l’azione. La fase di “sviluppo” è quella che collega la “costruzione” con la “finalizzazione”. In tale momento diventa essenziale avere una buona gestione della palla per entrare poi efficacemente nell’ultima zona di campo con l’obiettivo di fare gol (appunto la finalizzazione). Come detto precedentemente, oltre al possesso, particolare attenzione va data anche al momento in cui la palla viene persa, cercando di trasmettere ai giocatori “aggressività” e voglia di recuperare il pallone il più velocemente possibile. È fondamentale quindi cercare di dare “continuità” (codificando un obiettivo per i giocatori che recuperano palla) a queste situazioni, in modo tale che i giocatori possano allenare anche questo importante aspetto del calcio. Di seguito alcune esercitazioni per le tre fasi indicate.
La costruzione
Costruzione con imbucata e contrattacco
Si gioca in uno spazio diviso in 2 settori. Nel primo si posizionano un portiere a difesa della porta, 2 difensori (gialli), un centrocampista jolly (bianco) contro 2 giocatori blu. Nel secondo spazio sono pronti 2 centrocampisti (gialli) contro 2 blu. Altri 2 calciatori blu stazionano nella zona dietro i 3 cancelletti giallo-blu. L’obiettivo dei difensori e del centrocampista jolly è portare la palla in meta nel secondo spazio per poi, in 3>2, trasmettere a uno dei 2 blu che si devono smarcare per ricevere dietro uno dei 3 cancelletti. Una volta ricevuta la sfera, i 2 giocatori blu dietro i cancelletti entrano in campo sviluppando assieme al jolly un 5>4 per segnare nella porta difesa dal portiere. I 2 blu del secondo settore escono dal campo e si posizionano nella zona dietro i cancelletti per l’azione successiva. Se la palla esce si parte sempre dal portiere (figura 1).
Costruzione con gol nelle porticine e contrattacco
Quattro giocatori blu (2 difensori e 2 mezzali) e un giocatore bianco (play) hanno l’obiettivo, con l’aiuto del portiere, di segnare in una delle 3 porticine difese anch’esse da un portiere (può parare all’interno della sua area). Sono ostacolati da 4 gialli (2 difensori e 2 mezzali). Se la squadra gialla recupera palla, assieme al jolly, deve segnare nella porta difesa dal portiere. Dopo ogni rete, sia nella porta grande sia
nelle porticine, si mantiene palla e si attacca nella direzione opposta. La squadra che attacca le tre porticine gioca sempre in posizione. Se la sfera esce si parte sempre a costruire dal portiere che difende la porta (figura 2).
Gestione della palla
Mantenimento a settori
Si gioca in uno spazio diviso in 3 settori con 3 squadre da 3 giocatori (blu, gialli e verdi). Nella prima zona si gioca un 3>1 con l’obiettivo per i blu di trasmettere palla a un elemento giallo che si smarca nel settore centrale (se viene marcato può decidere di uscire da questa zona e può inserirsi un suo compagno). Il calciatore giallo deve poi trasmettere a uno dei suoi 2 compagni nel terzo spazio, ostacolati anche loro da un verde. Se i verdi recuperano palla la giocano alla squadra opposta e prendono il posto di quella cui hanno sottratto la sfera (figura 3).
Mantenimento posizionato
Uno spazio viene diviso in 2 settori. In ciascuno di questi si posizionano 2 difensori centrali (gialli) e 2 portieri a difesa della porta. Un centrocampista verde può spostarsi in tutte e due le zone come i 3 blu. L’obiettivo per i portieri, i difensori e il centrocampista è quello di mantenere il possesso contro i 3 blu. Se questi conquistano il pallone, possono segnare nella porta difesa dal portiere del settore in cui ottengono il possesso (figura 4).
Sviluppo e finalizzazione
Sviluppo e finalizzazione a settori
In un campo diviso in 3 settori si posizionano 3 centrocampisti (gialli) e 2 giocatori blu nel primo, 3 attaccanti (gialli) e 2 blu nel secondo. Il terzo spazio rimane inizialmente libero. L’obiettivo per i 3 centrocampisti dalla prima zona è trasmettere palla a uno dei 3 attaccanti del secondo per poi sviluppare un’azione di 4>2 (si inserisce uno dei 3 centrocampisti) per concludere nella porta difesa dal portiere. I blu del secondo settore possono accedere al terzo solo quando vi entra la palla. Se i blu recuperano la sfera, possono segnare in una delle 2 porticine. Se la palla esce si parte sempre dal primo spazio (figura 5).
Sviluppo e finalizzazione dopo verticalizzazione
Si gioca in uno spazio suddiviso in 2 settori. Nel primo 4 giocatori blu (2 mezzali e 2 attaccanti esterni) e un elemento bianco (play) contro 3 gialli hanno l’obiettivo di verticalizzare per l’attaccante centrale posto nell’ultimo spazio. Un ulteriore calciatore giallo difende vincolato sulla linea tra i 2 spazi. Una volta che l’attaccante centrale riceve palla si sviluppa un 4>2 per finalizzare nella porta difesa dal portiere. Se la squadra gialla recupera il possesso, assieme al jolly, ha l’obiettivo di segnare in una delle 2 porticine (figura 6).
Autore: Andrea Zandonai.
Foto: Michele Tusino.