Quando si lavora con i bambini bisogna essere sempre attenti alle loro esigenze. Quando proponiamo un esercizio e questo fallisce non bisogna pensare che i propri ragazzi abbiano fallito, bensì che essi ci stanno comunicando qualcosa in maniera del tutto involontaria. L’allenatore deve essere capace di capire qual è la difficoltà e creare un percorso alternativo per aiutare il bambino a migliorare e colmare le proprie lacune, anche a costo di fare qualche passo indietro e rifare qualcosa che si dava già per consolidato, ma che così non era.
Roberto Ferrario espone nel suo articolo la sua filosofia di allenatore, spiegando come alla base dell’allenamento per i bambini ci debba essere il divertimento e che ciò non esclude la possibilità di fare in modo che i piccoli apprendano anche concetti del calcio dei grandi. Tre percorsi motori differenti illustrano la proposta pratica che ha come obiettivo quello di fornire ai bambini l’opportunità di ricevere stimoli, di fare esperienza.