Chi sono stati gli allenatori dei grandi campioni di oggi e quali esercitazioni proponevano ai loro allievi quando erano piccoli? Partendo da questa domanda Filippo D’alesio ha illustrato la sua filosofia, che vede il gioco come protagonista. I campioni di oggi non hanno avuto allenatori che continuavano ad insegnare loro come porsi rispetto al pallone, come mettere il piede…ma sono cresciuti giocando in strada, sui campi di periferia o degli oratori. Il gioco rappresenta, quindi, il più potente strumento formativo attraverso il quale il bambino apprende in maniera del tutto spontanea e naturale.
Giocare può generare creatività, empatia, coraggio, ma soprattutto porta a dover prendere una decisione e adottare una strategia. Inoltre, il giocatore ha la possibilità di sbagliare, con l’errore che non rappresenta un problema almeno fino a quando esso non viene ripetuto e viene quindi a mancare l’autocorrezione del giocatore.