Quanto è importante utilizzare il gioco per insegnare ai bimbini più piccoli il nostro sport.
«Voglio giocare a calcio». In questo periodo di inizio stagione (ma non solo) tanti bambini avranno espresso il desiderio di giocare con i loro amici, rincorrendo una palla su un campo verde.
Il calcio dei Piccoli Amici (5-6 anni) è semplicemente questo: tutti contro tutti, alla smaniosa ricerca di qualcosa che rotola. E, se una palla capita tra i piedi, la si calcia. Non importa dove. Siamo noi adulti che ci illudiamo di vedere “giocare a calcio” dei bambini in questa fascia d’età: non a caso la Federazione promuove ormai da qualche anno il Fun Football, un evento che si svolge nel periodo autunnale e primaverile (per un totale annuo di circa 8 incontri), dove le società aderenti vengono raggruppate in gironi di 4 squadre, ospitandosi a vicenda e facendo svolgere ai piccoli dei giochi.
Motivazione e insegnamento
Le attività ludiche in queste giornate sono la prova lampante del cambiamento metodologico in atto nelle fasce minori e scaturiscono da anni di studio, osservazione, condivisione e rielaborazioni. A tal proposito, ho ripreso il Comunicato FIGC della Lombardia che spiegava chiaramente questa manifestazione e ho estratto alcuni concetti chiave del progetto. Ad esempio, “Correre dietro a un pallone, liberare la propria esuberanza motoria, giocare e confrontarsi con i propri compagni senza costrizioni…”.
A volte sono proprio le costrizioni di noi adulti a far perdere il senso del gioco e l’entusiasmo di questi bambini: se già a 5-6 anni ci lamentiamo perché durante una partitella “non stanno bene in campo” e “corrono tutti dietro al pallone”, forse non stiamo lavorando per loro, ma per noi stessi (citazione di Horst Wein). Troppi allenatori, ancora oggi, impostano il lavoro settimanale in funzione della partitella del sabato, forse per dimostrare alla società e ai genitori come si riesca a plasmare la “propria” squadra. E allora si notano già gruppi di Piccoli Amici che eseguono schemi per le palle inattive. Quindi mi chiedo: ma cosa fanno durante l’allenamento? Come impiegano il poco tempo a disposizione?
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