Attaccare la porta come attaccare lo spazio sono caratteristiche e qualità che una squadra e un calciatore offensivo, più nello specifico, devono possedere per “colpire” il diretto avversario.
I ricordi storici
Come insegnare il cross e i movimenti 1verso la rete ai giocatori dell’attività di Nel corso dell’ultimo ventennio l’evoluzione tattica e strategica ha modificato lo sviluppo del gioco, le situazioni e, più o meno direttamente, anche il ruolo e il compito degli attaccanti. Tra la fine degli anni ‘90 e primi del 2000, le squadre presentavano, come riferimenti offensivi, elementi quali Batistuta, Trezeguet, Crespo, Bierhoff, ad esempio: dei veri e propri “centravanti” pronti a capitalizzare quei pochi palloni ricevuti, giocatori che hanno fatto dell’area di rigore la loro seconda casa. Stiamo parlando di un calcio più “rigido”, nel quale spesso il 4-4-2 e le “ali” la facevano da padrone, con numerosi sviluppi sulle catene laterali alla ricerca del fondo per un cross o un traversone.
A fianco di questi calciatori iniziavano a emergere profili più “dinamici”, se così possiamo definirli, che magari affiancavano i primi e sarebbero diventati i futuri punti di riferimento; Eto’o, Ronaldo, Shevchenko, Inzaghi, Henry… e potrei andare avanti ancora a lungo, caratterizzeranno il decennio successivo segnando un lieve, seppur percettibile cambiamento.