Fase centrale
In questo momento dell’allenamento proponiamo un’esercitazione su uno degli aspetti che nella fase di finalizzazione può diventare determinante, ovvero l’esecuzione del passaggio filtrante. Chiaramente abbinato ai controlli orientati e a una componente cognitiva sulla scelta del movimento migliore da parte di un attaccante alle spalle della linea avversaria (figura 3). In particolare focalizziamo l’attenzione sui movimenti di “fuori linea” e “taglio”. La fase analitica rimane, dal nostro punto di vista, nell’ambito del settore giovanile, un momento importante in cui il giocatore può imparare, correggere e perfezionare le diverse gestualità. La parte successiva ha la finalità di “riportare” il gesto in un contesto tattico più reale: quindi, si inserisce un avversario che inizialmente può muoversi anche in forma semi-attiva. Il primo calciatore che riceve il pallone ha il compito di effettuare l’assist in profondità, sempre diverso a seconda dei movimenti di smarcamento del compagno. Questa è una fase fondamentale per il calciatore, ma anche per l’istruttore: deve far capire all’attaccante come, dove, quando e perché effettuare certi movimenti (figura 4).
Concludiamo con una seconda situazione di gioco. Si agisce in un rettangolo come quello mostrato nella figura 5, in cui vi sono 2 giocatori blu (attaccanti) e 2 gialli (difensori). Quattro sono gli esterni che “lavorano” con i 2 attaccanti. Scopo della proposta è l’attacco alla porta, tramite un passaggio diretto da parte dei giocatori sponda o attraverso una combinazione tra le 2 punte. Vale la regola del fuorigioco.
Fase finale
Si termina con una partita 8>8 a temi come in figura 6. Le 2 squadre si affrontano nella zona centrale; in non possesso palla, le 2 linee di difesa non possono entrare nella propria zona difensiva, ma devono solamente evitare (tramite intercetto) il filtrante. La squadra con palla, invece, deve cercare di trasmetterla nel settore offensivo, sul movimento di attacco della profondità di un proprio giocatore. Il filtrante deve necessariamente essere rasoterra e i giocatori non possono “sostare” nello spazio offensivo (c’è il fuorigioco). Nella “costruzione” dell’azione i giocatori possono “entrare” nello spazio difensivo per ricevere dal portiere; in questo caso, gli attaccanti non possono pressare il giocatore in possesso finché non ha oltrepassato la linea che delimita il settore centrale. Si consiglia sempre di terminare la seduta di allenamento con il gioco libero. L’intensità dell’allenamento passa dalla programmazione e dal saper creare motivazioni ed emozioni nei nostri calciatori.
Divertimento, gioco, testa e organizzazione
Quanto vi abbiamo proposto nell’articolo è solo una dimostrazione di come organizzare una seduta per la categoria Esordienti per sviluppare un obiettivo particolare, in tal caso la finalizzazione a rete. Vi sono dei princìpi che, però, sottendono tutto il lavoro indicato. In sintesi sono:
- divertimento – non vi può essere apprendimento senza divertimento. Dobbiamo sempre analizzare il punto di vista dei giocatori, cercando di comprendere se quello che proponiamo è divertente oltre che utile per la loro crescita;
- il gioco come elemento principale della proposta – le nostre esercitazioni devono essere quanto più vicine possibili a quello che accade in gara. Questo non significa che si debba allenare esclusivamente attraverso le situazioni, ma che anche l’aspetto analitico deve essere riconducibile al calcio (attraverso determinate richieste cognitive, sviluppando le esercitazioni nelle zone di campo più simili alle situazioni che si verranno a riprodurre in gara…);
- l’importanza dell’aspetto cognitivo – il calcio di oggi è estremamente veloce; i giocatori si trovano sempre più spesso a prendere delle decisioni in tempi brevissimi; ecco che è determinante allenare le loro capacità decisionali e l’abitudine a “pensare”;
- organizzazione, programmazione, progressione didattica – questi elementi non devono mai mancare per dare intensità e fluidità a ogni seduta della stagione.
6 consigli per la fase di finalizzazione
- Guardare la porta e il portiere prima di calciare.
- Osservare gli appoggi e le corrette posture negli smarcamenti.
- Ricercare il giusto timing nell’attacco della profondità per eludere il fuorigioco.
- Osservare con attenzione gli spazi da attaccare e l’avversario. Non basta guardare solo la palla.
- Verificare la situazione davanti a sé per verticalizzare (giocatore in possesso).
- Prediligere passaggi filtranti rasoterra (giocatore in possesso).
Autori: Simone Bombardieri e Mirko Mazzantini
Foto: Michele Tusino.