Riparte il progetto ideato da Giovanni Giorgetti, che porterà nelle scuole italiane degli incontri che mirano alla sensibilizzazione contro le dipendenze e l’abuso di fumo e alcol. L’importanza dell’attività fisica.
Il progetto Next Generation, ideato e portato avanti da Giovanni Giorgetti ripartirà il 18 gennaio 2019 dall’Istituto “Besta-Gloriosi” di Battipaglia (Sa), diretto dalla dirigente scolastica e professoressa Silvana D’Aiutolo. L’evento, incentrato su “I fattori di rischio dei tumori, le dipendenze e l’importanza dello sport”, si rivolge agli studenti del terzo, quarto e quinto anno.
La sera prima, quella del 17 gennaio, invece, presso il salotto comunale di Battipaglia, si terrà un simposio dal titolo “Salute e sport a scuola: quale futuro?”. Durante l’incontro, vi sarà la partecipazione di tre ospiti d’eccezione. Il primo è Massimo Tommasino, a capo del Dipartimento Biologia del cancro e delle infezioni dell’International Agency Research on Cancer – IARC – WHO, Lyon, France. Il secondo è Antonio Galietta, psichiatra dell’ASL di Salerno, che spiegherà come si creano i meccanismi cerebrali della dipendenza e, infine, il nostro direttore Ferretto Ferretti, il quale parlerà dell’importanza dello sport sin da piccoli.
Cancro: facciamo prevenzione
L’International Agency for Research on Cancer (IARC) ha recentemente generato il “Codice Europeo contro il Cancro” (www.cancer- code-europe.iarc.fr/index.php/it/) che elenca dodici modi per ridurre il rischio di cancro nei vari siti anatomici. Il fumo rappresenta il problema più grande per la carcinogenesi umana. Se consideriamo anche le malattie cardio-circolatorie, è da considerarsi la prima causa di morte nel mondo, più delle guerre e degli incidenti stradali. È chiaro che un’efficiente campagna antifumo può portare a risultati straordinari nella prevenzione delle malattie, incluso il cancro “testa-collo”.
La ri-educazione motoria
«La situazione attuale dei giovani è piuttosto drammatica»: questo è il parere di Ferretto Ferretti. Difatti, sono pochissimi i ragazzi che sanno eseguire anche una semplice capovolta in avanti e quasi nessuno sa più saltare la corda. Senza contare le difficoltà a restare su un appoggio monopodalico. Avanti di questo passo diventerà un problema anche andare in bicicletta. Per questo l’alfabetizzazione motoria, che dovrebbe avvenire sin dai primi anni scolastici, è fondamentale, perché aiuta una crescita armonica».