L’importanza del movimento libero, del gioco e degli schemi motori di base coi bambini più piccoli. E non solo.
Stimolato dalla preparazione delle lezioni didattiche per i corsi Uefa C, di cui mi sto occupando a livello territoriale, ho voluto ragionare su alcuni aspetti relativi al movimento in ambito giovanile. Ricercando materiale specifico e documentandomi su quali siano le reali esigenze e le proposte didattiche, dividendomi tra libri e web, mi sono imbattuto in diverse cose molto interessanti. Una di queste la utilizzo per “aprire” questo articolo: ho trovato una foto insolita della Nazionale inglese di calcio nella quale i vari giocatori si trasmettevano un vortex.
Sapete di cosa si tratta? Di uno strumento a “forma di missile” utilizzato nell’atletica leggera per l’insegnamento del lancio del giavellotto, molto apprezzato quando viene usato da bambini / ragazzi anche per il sibilo in volo. Quale schema motorio viene interessato? Quello del lanciare. Quanti bambini si trovano in difficoltà quando devono effettuare un semplice lancio con le mani? Molti, a mio avviso. Perché quindi non pensare di inserirlo nei nostri riscaldamenti? Dopo tutto portieri e giocatori che svolgono le rimesse laterali sono interessati a questo schema motorio. E a proposito di schemi motori (figura 1), non dobbiamo mai abbandonarli perché sono la base del movimento di qualsiasi sport, un movimento che per le nuove generazioni è sempre più difficoltoso, messo a dura prova da un continuo progresso tecnologico che, con le sue modernità e comodità, incentiva la sedentarietà.
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