CONSIGLI PER GLI ALLENATORI
1- Ai giocatori è richiesto di risolvere un’infinità di problemi non previsti a priori, pertanto il processo cognitivo diventa vitale per il gioco, conferendo a questo una natura di predominanza tattica. Ecco che è importante strutturare esercitazioni che si avvicinino il più possibile a ciò che accade in partita, stimolando i calciatori a prendere decisioni in funzione di spazio, compagni e avversari.
2- È importante privilegiare all’interno delle sedute il “gioco”. Una delle problematiche principali che si riscontra coi bambini è la difficoltà in fase di possesso nel muoversi senza palla, a riconoscere e occupare lo spazio nel modo corretto. L’utilizzo dei giochi a numero ridotto può aiutare a risolvere questo problema, incentivando il riconoscimento e l’occupazione degli spazi in ampiezza e in profondità, insieme a mobilità e scaglionamento.
3- Conviene cercare di strutturare sedute nelle quali i calciatori siano motivati in ogni esercitazione. Una semplice proposta tecnica su ricezione e trasmissione, se trasformata dividendo il gruppo in due e creando una sfida, comporta un aspetto motivazionale importante.
Spazialità orizzontale
Si disputa una partita in cui il campo è suddiviso in tre zone orizzontali, con quella centrale più piccola delle altre due. La squadra in possesso ha l’obbligo di occupare sempre tutte e tre le zone con almeno un giocatore (figura). L’obiettivo è incentivare il gruppo in possesso a scaglionarsi sul terreno di gioco e a dare sempre un “sostegno” e un “vertice” rispetto alla palla.
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