Serve coerenza
Non è certo finita qui. Non possiamo circoscrivere certi “ghirigori” col pallone solo all’interno dei duelli, della serie: “Qui va bene ma poi in partita dobbiamo vincere e allora facciamo altro!” La parola d’ordine è sempre la stessa: coerenza. Se ci affidiamo alla creatività dei giocatori in una parte dell’allenamento, non potremo tirarci indietro quando per un eccesso di zelo si perde palla o si subisce una rete. Difatti, ciò che fa la differenza nel lavoro del settore di base non sono solo i contenuti, bensì come vengono proposti, l’ambiente che si respira attorno al campo di allenamento e la volontà dell’allenatore di affidarsi alle iniziative dei suoi allievi; ispirare senza vietare, costruire senza distruggere, coltivare senza avere fretta, questo dovrebbe essere il mantra di ogni allenatore dei piccoli.
E ancora, non tutti i bambini avranno dentro l’ardore di puntare l’avversario e batterlo con un fulmineo dribbling alla Kvara, ma di sicuro qualcuno (e sono sicuro più di uno) è presente nei nostri settori giovanili. Sta a noi aiutarlo a coltivare nel migliore dei modi i suoi talenti affinché non risulti più un’eccezione ma una deliziosa consuetudine, quel fuoco va alimentato e non spento
La pratica
Duello 1>1
I giocatori si sfidano in duello per fare gol in una delle due porte difese dai portieri a patto di eseguire almeno una delle due finte indicate dall’allenatore. Il gioco ha inizio quando l’attaccante esegue il movimento a “V”, entrambi i giocatori, prima di sfidarsi, devono passare dalle porticine delimitate dai cinesini (figura 2). Facciamo attenzione in fase di possesso a quale strategia adottano i piccoli calciatori dopo aver varcato la porticina: quale porta attaccano? Dove utilizzano la finta obbligatoria? Quali altre combinazioni eseguono? Come eludono l’intervento dell’avversario? E in fase di non possesso? Quale atteggiamento assumono per riconquistare il pallone? Come passano da una fase di non possesso a una di possesso e viceversa? Che soluzioni scelgono per recuperare il pallone? Consigli: l’allenatore deve arricchire in continuazione il proprio esercizio, inserendo continui stimoli (obblighi) nuovi, gesti tecnici, finte…
Duello 1>1 + passaggio e controlli
I giocatori si sfidano in duello per fare gol in una delle due porte difese dai portieri. Dopo il movimento a “V” il giocatore in possesso palla effettua un passaggio e parte alla riconquista della stessa (figura 3). Quale tipo di controllo effettuerà l’attaccante? Chiuso, aperto, bloccato e con quale piede? L’attenzione dell’allenatore deve focalizzarsi in particolare sulla prima parte del duello, quella vincolata dai gesti tecnici. A una prima fase di scoperta libera, seguirà una richiesta ben precisa su quale controllo effettuare e di nuovo poi un momento libero. Attenzione alla forza del passaggio, con il tempo deve sempre aumentare. Le trasmissioni forti e veloci sono una peculiarità del calcio moderno e permettono di lavorare meglio sul controllo di palla successivo. Anche in tal caso è necessario progredire aumentando il carico cognitivo, inserendo perché no altri vincoli, un compagno o un avversario.
Foto: Italyphotopress