L’importanza di sollecitare i bambini più piccoli a reagire velocemente a diverse richieste e a trovare le corrette soluzioni ai problemi che l’allenatore può presentare.
Uno dei prerequisiti determinanti per lavorare in una scuola calcio, parliamo in questo caso di bambini dai 6 agli 8 anni, è senz’altro la pazienza. Questo vale ancor di più se pensiamo al fatto che i piccoli giocatori sono agli inizi e hanno sperimentato il calcio solo coi genitori o coi nonni. Tuttavia, spesso, vengono definiti delle “spugne” perché assimilano molto in fretta e sono in grado di riprodurre gesti e movimenti con notevole semplicità. Un’arma importante per l’istruttore, che può diventare a “doppio taglio”. Infatti, se da una parte questa flessibilità e questo desiderio di apprendere sono vantaggiosi per la crescita del piccolo atleta, dall’altra parte ogni allenatore deve essere consapevole del proprio operato, evitando errori che possano originare difetti difficili da correggere in seguito.
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