Siamo partiti da Milano e abbiamo visto le ragazze del Milan allenarsi. Ci siamo spostati a Genova, dove il calcio è nato per la seconda volta con la sua squadra femminile. E ora siamo andati a vedere come si è diffuso nella capitale, sponda giallorossa.
Il coordinatore della Scuola Calcio Femminile della Roma, e già tecnico della Nazionale Femminile Under 19 nel 2008, con la quale ha vinto il campionato Europeo in Francia, è Corrado Corradini e ci racconta il progetto legato al vivaio femminile. Poi la parola passa a Gianmarco Migliorati, il responsabile della formazione.
Si parte dagli stessi presupposti…
«Esatto. Avere un’impronta professionistica è possibile solo se si inizia dalle stesse condizioni. Dare la possibilità a queste bambine, come per i colleghi maschi, di allenarsi con le proprie coetanee fin dalla primissima età è determinante. Solo partendo “dal basso” in termini di mentalità si può crescere. Il 70% delle nostre ragazze giocava già in squadre maschili o di calcio a 5. La società ha desiderato incominciare da zero, formando così le giocatrici.»
Dove si allenano?
«Abbiamo iniziato l’attività al centro “Giulio Onesti” dell’Acquacetosa, dove si allenano i ragazzi dell’Academy. In un anno siamo passati da 1 a 5 squadre, da 25 a 96 tesserate. Quindi, abbiamo scelto di dedicare il centro sportivo Pio XI, zona San Pietro, a utilizzo quasi esclusivo del femminile. Visti i numeri volevamo garantire 3 sedute settimanali al fine di mantenere l’impronta professionistica!»
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