Il raddoppio è una situazione ricorrente nel calcio moderno, sia per gli adulti sia per i giovani. Perché è importante preparare un percorso utile a insegnare le modalità migliori per evitarlo e uscirne vincitori.
Tutti gli allenatori che amano lavorare sul possesso palla, oltre alla parte tecnico-situazionale per il consolidamento e per la gestione del pallone nelle varie zone del campo, si trovano coinvolti a risolvere situazioni di raddoppio avversario. Infatti, l’organizzazione difensiva prevede squadra corta e tanta densità, accompagnate a determinazione e aggressività: queste sono le armi di chi è in non possesso per impedire lo sviluppo del gioco. Armi che, in specifici settori, permettono agli avversari di raddoppiare, impedendo di mettere in pratica una filosofia d’azione positiva e propositiva.
Il compito primario di un settore giovanile è fornire ai giovani giocatori le abilità per superare un avversario in 1>1, ma è altrettanto fondamentale permettere a coloro maggiormente dotati di acquisire la capacità di percepire un imminente raddoppio, favorendone l’elusione.
Sottrarsi ai raddoppi apre ampi spazi alle spalle della densità avversaria, consente una superiorità numerica in campo aperto, incrementando la possibilità di segnare. Pertanto, in questo e nel prossimo articolo chiariremo i concetti fondamentali di tali situazioni, illustrando una serie di proposte pratiche grazie a una progressione didattica con 10 esercitazioni (5+5) propedeutiche all’apprendimento.
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