L’intervento in aula e sul campo del “maestro della tecnica” romagnolo, che ha spiegato i presupposti della sua metodologia.
Ivan Zauli è un maestro di tecnica e fondatore del network “La strada dei Campioni”. Nel corso della sua carriera è stato anche consulente per diverse società professionistiche e al nostro Master di Settore Giovanile ha portato la sua esperienza trattando il tema a lui caro sia in aula sia in campo.
Da dove nasce l’idea?
Da quando giocava in Serie D, a Montebelluna: durante una trasferta – ha raccontato Ivan – il suo allenatore di allora gli fece visionare delle cassette di giovani giocatori olandesi che eseguivano “numeri” incredibili con la palla. Questi video suscitarono in lui curiosità e da allora è scaturito il desiderio di approfondire la tematica. Essendo uno dei pochi giocatori non locali, impiegò il tempo libero allenando i bambini del settore giovanile lavorando in questa direzione e spronandoli sempre a “osare” (termine che ripeterà molto spesso in campo coi piccoli giocatori), memore anche delle inibizioni ricevute durante la sua carriera da calciatore.
La mission
La sua idea è quella di formare calciatori che abbiano come caratteristiche principali la creatività e la fiducia in se stessi. Si tratta di aspetti che crescono e migliorano insieme alle abilità tecniche individuali. La tecnica deve essere però finalizzata, altrimenti rimarrebbe un’abilità da “circo”. Infatti, deve essere trasferibile al calcio: per questo il percorso deve partire proprio dalla tecnica di base per poi giungere ai giochi di applicazione. Questi ultimi sono assimilabili a quelli da “strada” che si praticavano 40 anni fa. La finalità è ricostruire quelle abilità che prima venivano apprese in maniera indipendente e che ora necessitano di un approfondimento durante le sedute grazie alla scomposizione delle varie gestualità proprie del nostro sport.
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