In quest’ultimo articolo dedicato alle punte, dopo aver parlato del ruolo e delle lacune addestrative, il coordinatore tecnico delle nazionali giovanili italiane tocca il tema della metodologia. Propone alcune esercitazioni, sfata diversi miti – dall’11>0 ai possessi palla – e consiglia un interessante percorso formativo.
Concludiamo il nostro percorso focalizzato sugli attaccanti e sulla mancanza di un adeguato ricambio generazionale per capire dove e come possiamo intervenire. Se da un lato le prime squadre fanno fatica a valorizzare i giovani, dall’altro dobbiamo interrogarci sul percorso nel settore giovanile, dove la nostra cultura ci porta di frequente a emulare le prime squadre e competere per il risultato piuttosto che porre
l’attenzione sul singolo e sulle competenze che dovrebbe acquisire. Le problematiche sono tante e intrecciate, ma dobbiamo cominciare a parlarne e discuterne per trovare la direzione giusta.
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