La pratica
Prima di iniziare a proporre esercitazioni che stimolino l’abilità dei giocatori di prendere visione della situazione globale di gioco, ci si può avvalere di video esemplificativi, che mostrano grandi campioni, per esempio Xavi, Thiago Alcantara e Pirlo, che durante la partita “guardano” (prendono informazioni) alle proprie spalle prima di ricevere il passaggio per successivamente compiere una buona scelta di gioco.
Credo che utilizzare brevi video con la “dimostrazione” di calciatori famosi sia uno strumento efficace sia per la comprensione del principio di gioco che si vuole sviluppare sia per gli aspetti motivazionali relativi alla volontà di emulare le soluzioni inventate dei propri idoli.
Passando alle proposte pratiche durante gli allenamenti, si può iniziare la nostra didattica con alcune esercitazioni analitiche (senza avversari o con questi passivi), nelle quali il ricevente dovrà decidere l’azione successiva in base al comportamento dei compagni o dell’avversario passivo (figure 2, 3 e 4).
Esercitazione analitica
Il giocatore A trasmette a B, che prima della ricezione deve guardarsi alle spalle per vedere chi tra C e D corre verso di lui portando una pressione passiva. In figura 2 è C a pressare B: quest’ultimo orienta il controllo in funzione del successivo passaggio a D. Se C e D portassero pressione in contemporanea, B scarica la sfera ad A.
Esercitazione analitica, doppio rombo 1
La proposta si svolge con 2 palloni. Il giocatore A trasmette a C, che – prima dello stop – deve guardarsi
alle spalle per vedere dove il compagno D si muove per ricevere. Dopo uno scambio tra C e D, C serve il vertice successivo del rombo e scambia posizione con D. Nel caso in figura 3, D sceglie di muoversi a sostegno di C, mentre H in appoggio a G.
Esercitazione analitica, doppio rombo 2
Il giocatore A trasmette a B, che – prima dello stop – deve guardarsi alle spalle per vedere quale compagno il difensore E sceglie di marcare. Nel caso in figura 4 l’elemento E decide di controllare C; pertanto, B orienta la ricezione in funzione del successivo passaggio a D. Nel caso in cui E decidesse di portare pressione a B, questi effettuerà un’interlocutoria giocata ad A che servirà C o D.
Per quanto riguarda le situazioni di gioco, possiamo iniziare da un contesto semplice, per permettere ai giocatori di effettuare scelte prendendo in considerazione poche variabili, in funzione del numero ridotto di avversari e compagni. Nella figura 5 un esempio in fase di costruzione. Nelle proposte globali, qualsiasi tipo di possesso, di gioco di posizione o di partita può essere utile per sviluppare il principio di visione globale, purché l’allenatore specifichi ai propri giocatori il fine da perseguire e conduca l’esercizio avendo cura di valutare nei ragazzi il livello di abilità raggiunto, facendo notare la mancata presa di visione di un giocatore e valorizzando e gratificando quelli che riescono ad applicare questo principio.
Situazione di gioco semplice, fase di costruzione
Il giocatore A trasmette palla al portiere, che effettua un passaggio a B. Durante la giocata da A al portiere, B si “immagina terzo uomo” e valuta il comportamento dell’attaccante “1”. Se “1” chiude una linea di passaggio interna (nell’esempio linea azzurra), B apre il controllo e passa al terzino C; se invece l’attaccante “1” chiude una linea di passaggio esterna (linea rossa), B passa al play A. L’azione termina quando la squadra rossa riesce a conquistare in conduzione la zona di meta.
Nell’esempio in figura 6 possiamo vedere un gioco di posizione che pone l’accento sull’abilità del play (ma anche degli altri giocatori che si trovano sotto la linea di pressione degli avversari) di osservare alle proprie spalle per valutare se utilizzare il compagno a sostegno o se effettuare un controllo offensivo per far progredire il gioco. La progressione didattica, come detto, può partire con la visione di un video per capire il principio che si vuole insegnare, passare quindi a proposte strutturate, analitiche e semplici per arrivare ad altre più libere e globali. Tutto questo dovrebbe agevolare il raggiungimento di un autentico apprendimento, che si realizza solo quando i giocatori saranno in grado di applicare un principio e di eseguire un’azione tecnica in autonomia e con efficacia in partita.
Gioco di posizione, 4>4 + 1 jolly + 1 sostegno
Nel gioco di posizione in figura 6 si ipotizza che la palla sia in possesso della squadra rossa. Entrambi i gruppi, quando sono in possesso cercano di conquistare la meta in conduzione o in inserimento (a scelta dell’allenatore). Quando una squadra ottiene la meta mantiene il possesso del pallone, dando così continuità al gioco. È importante che tutti i giocatori che si trovano sotto la prima o seconda linea di pressione portata dai blu riescano a valutare la pressione degli opponenti con palla al sostegno, in modo da valutare il tipo di controllo da eseguire. In particolare il play deve riuscire ad avere una visione a 360° e può sviluppare l’abilità di “immaginarsi terzo uomo” quando un compagno gioca palla al sostegno.
Autore: Giovanni Valenti
Foto: Michele Tusino, Italyphotopress.
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