Può capire a qualsiasi livello, anche nelle categorie agonistiche del settore giovanile, di trovarsi con pochi giocatori all’allenamento. Quali strategie adottare e come modificare la seduta.
Al giorno d’oggi l’offerta sportiva è certamente più ampia che in passato. Quindi i ragazzi hanno la possibilità di scegliere non solo il calcio, ma anche altri sport. Per questo motivo, negli anni, alcune società sono state costrette a chiudere i battenti (non dimentichiamo che in alcune situazioni tutto ciò è dovuto a un importante calo demografico), mentre altre si sono trovate con le rose principalmente delle squadre agonistiche fatte di pochi giocatori. Se da un lato è indispensabile lavorare al meglio per invogliare ragazzi e genitori a fare anche qualche chilometro in più per avere un servizio migliore, dall’altro l’allenatore moderno deve fare i conti con numeri che spesso non sono a suo favore. Una casistica in cui mi sono trovato in prima persona in passato con una squadra Juniores. Tra i numeri risicati in partenza, qualche infortunio di troppo e le logiche richieste della prima squadra (ricordiamo che la Juniores deve essere per forza di cose il serbatoio della categoria superiore), succedeva spesso di allenarsi in… 10-12 elementi.
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