L’utilizzo degli small sided game (SSG) per migliorare gli aspetti tecnico-tattici e quelli fisici. L’importanza per i giocatori di agire rapidamente e saper gestire la tecnica anche in situazione di “fatica”.
La prestazione calcistica rappresenta un evento complesso, caratterizzato da fenomeni multifattoriali. Quest’ultimi vengono ben rappresentati da una situazionalità che prevede abilità tecniche di tipo “open” piuttosto che “closed” (D’Ottavio, 2011). Infatti, il giocatore in possesso di buone qualità nella gestione dell’attrezzo deve utilizzare la tecnica ideale scegliendo il momento migliore in cui farlo; il giudizio sulla capacità del saper giocare si esprime, appunto, attraverso l’efficacia nella risoluzione del problema tattico. In aggiunta a quanto appena detto, un aspetto da non trascurare è rappresentato dalla necessità di mantenere integra la qualità della “giocata”, che in condizioni di stress fisico perde di qualità, soprattutto durante le fasi finali della gara. La struttura degli small sided game si configura come modello di allenamento che fa riferimento a situazioni di gioco strutturate, con regole imposte dal tecnico, le quali richiedono degli adattamenti che sul piano cognitivo e sensomotorio il calciatore deve ottenere. Queste mini-partite sono un ottimo mezzo per l’allenamento tecnico, tattico e fisico, soprattutto se si parla di formazione di giovani calciatori (D’Ottavio, 1992; Roticiani et al., 2003).
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