L’importanza delle transizione nel calcio moderno e come stimolare la reazioni rapida alle varie situazioni dei giovani giocatori.
Consultando il dizionario “Treccani”, per transizióne (dal latino transitio -onis, derivato di transire, “passare”), si intende… “Il passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa. Più genericamente, in un processo qualsiasi, si considera e denomina fase di transizione una fase intermedia del processo, nella quale si altera la condizione, per lo più di approssimativo equilibrio, che si aveva nella fase iniziale, e che dà luogo poi a una nuova condizione di equilibrio” (dal sito www.treccani.it/vocabolario). Nel calcio, l’utilizzo abituale di questo termine è relativamente recente. Si intende il momento in cui una squadra passa da una situazione di possesso palla a una di non possesso o viceversa. L’aumento dell’intensità di gioco e lo sviluppo del “calcio totale” hanno evidenziato l’esigenza di organizzare e interpretare questi due momenti allo scopo di limitare l’avversario o di sorprenderlo quando meno se lo aspetta. Quando si perde palla, passando da una fase di possesso a una di non possesso, si parla di transizione negativa. Se invece si riconquista il pallone, passando da una fase di non possesso a una di possesso, la transizione è denominata positiva.
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