Una serie di idee operative che partono dalla formazione dei giovani giocatori per arrivare agli obiettivi da perseguire durante una sessione di allenamento.
In questo articolo non si vuole richiamare l’attenzione degli addetti ai lavori nei settori giovanili su un particolare esercizio o su un’esercitazione specifica, ma solo riflettere su alcune “linee guida” e su cosa dovrebbe contenere un format per l’allenamento nei vivai italiani, lasciando ovviamente libertà ai mister di decidere in concreto le proposte pratiche per le squadre che allenano.
Un po’ di… numeri
L’identità delle squadre, ossia ciò che le lega ai loro tifosi, sta nel sogno di ogni bambino di poterci giocare; il sogno viene quindi realizzato da chi riesce a indossarne la maglia dopo aver fatto la trafila nella cantera. Per esempio, nel Manchester United – che forse è la multinazionale del calcio per eccellenza – da ottan- t’anni non manca quasi mai in campo almeno un giocatore formato nell’academy. Dopo il 1937, infatti, una catena di talenti “fatti in casa” ha incarnato lo spirito dei Red Devils, passandosi ininterrottamente il testimone: Lingaard e Rashford sono gli ultimi prodotti di un settore giovanile che propose tra gli altri anche Giggs, Beckham, Scholes e tanti altri.
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