Il ruolo del numero uno è in continuo cambiamento. L’importanza di gestire gli spazi davanti a sé e di anticipare le mosse degli avversari. Con coraggio.
Nel calcio, spesso e volentieri, si parla di princìpi di gioco, ovvero di quei comportamenti più o meno complessi che un singolo giocatore, un intero reparto o tutta la squadra, mettono in atto per rispondere e/o risolvere una determinata situazione. Sono riferiti alla tattica individuale e a quella collettiva; inoltre, si sotto-classificano in fase di possesso e di non possesso. In questo articolo, parlando del ruolo del portiere, analizzeremo e prenderemo in considerazione quelli di tattica individuale, in particolare modo in non possesso. I princìpi generali di tattica individuale in non possesso per i giocatori sono ben noti e sono:
– presa di posizione;
– marcamento;
– intercetto e anticipo;
– contrasto;
– difesa della porta.
Se osserviamo bene questi punti riferiti ai calciatori di movimento, possiamo notare delle analogie con le azioni che un portiere deve compiere durante la fase difensiva in partita per prepararsi al meglio all’intervento. Trasportando tali concetti avremo così:
– presa di posizione (concetto di “ultimo posizionamento”);
– marcatura dello spazio dietro le spalle della linea e uscite alte);
– intercetto e anticipo (copertura del passaggio filtrante e uscite alte)
– contrasto (uscita bassa);
– difesa della porta.
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