Quali sono i particolari e le tecniche che un allenatore dei portieri deve aver presente nell’insegnamento di questo fondamentale.
Nel calcio moderno uno degli aspetti che caratterizzano il portiere di alto livello è la capacità di intervenire sulle palle alte. L’estremo difensore che, attraverso l’uscita su palla alta, riesce a risolvere una situazione pericolosa costituisce un valore aggiunto per l’intera squadra poiché infonde sicurezza e incrementa la consapevolezza dell’undici stesso di saper difendere con efficacia la propria porta.
L’uscita alta richiede:
– una gestualità motoria complessa;
– un’ottima lettura delle traiettorie;
– una dose di coraggio intrinseca nella personalità del portiere.
Gestualità motoria complessa
L’uscita alta necessita la messa in atto di un compor- tamento motorio complesso che prevede l’esecuzione di una corsa di avvicinamento alla palla, una fase di stacco (coordinata con gli arti superiori protesi alla ricerca della palla), l’arrivo sul pallone e l’esecuzione del gesto più appropriato a seconda della situazione (presa o re- spinta). E, in ultimo, l’atterraggio.
Lettura delle traiettoria
Una buona lettura delle traiettorie consente al portiere di arrivare sulla palla con il giusto timing, ovvero nel momento in cui la traiettoria della corsa incrocia quella aerea del e affinato le capacità coordinative necessarie affinché l’intervento sia efficace. Nei primi anni dell’attività agonistica, comunque, è frequente vedere l’estremo difensore che ancora privo di una lettura efficace anticipa il movimento di avvicinamento alla palla e, nel momento in cui questa sopraggiunge, si trova a dover ricodificare lo stacco saltando a due piedi, con logiche difficoltà di presa. E nella peggiore delle ipotesi, viene scavalcato dalla sfera stessa con tutti i rischi connessi.
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