Una macchina utile all’allenatore dei numeri uno per lavorare in modo ottimale coi portieri sulle conclusioni dalla lunga distanza e non solo.
L’allenatore dei portieri, fino a qualche anno fa, aveva bisogno solo di palloni, di una porta o eventualmente di alcuni paletti. Ora il calcio si è voluto e per questo motivo anche l’allenamento ha dovuto modificarsi per rispondere alle nuove richieste del gioco. Tra gli elementi che sicuramente contraddistinguono il calcio attuale troviamo la straordinaria abilità dei giocatori di effettuare tiri da lontano (25-30 metri), imprimendo al pallone traiettorie e velocità poco prevedibili per esecuzione ed effetti. In passato queste tipologie di tiri non erano consuete nel nostro campionato e nelle competizioni continentali e internazionali, oggi, invece, con l’evoluzione dei materiali e anche delle metodiche di training, vengono ripetute più volte con frequenza ed efficacia in partita.
Le abilità dei giocatori di far compiere al pallone traiettorie così straordinarie, non riguardano solo i tiri in porta, ma anche i cross che si riscontrano nelle gare di massimo livello; sembrano delle vere e proprie conclusioni in porta, con velocità che alle volte possono aggirarsi intorno ai 100 km orari.
Per migliorare i nostri numeri uno, per allenarli adeguatamente a quanto richiesto dalla partita, ecco che ci viene in aiuto uno strumento costruito ad hoc: la macchina lanciapalloni.
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