Una serie di esercitazioni concatenate, valide per i giovani portieri e non solo, per lavorare sulla tecnica offensiva dei numeri uno.
Il calcio moderno ha senza dubbio influito in maniera netta sul ruolo del portiere che, al giorno d’oggi, non deve più limitarsi a parare, ma deve avere la padronanza assoluta dello spazio e soprattutto una certa abilità nel gioco con i piedi. Proprio su quest’ultimo punto si sono affermate due opposte correnti di pensiero: quelli che pretendono un portiere che sappia impostare come un regista e quelli che ne “sottovalutano” le abilità podaliche, sostenendo che il compito del portiere sia solamente quello di non far prendere gol alla squadra. L’obiettivo degli allenatori dei portieri e di tutti gli addetti ai lavori, comunque, non è capire chi abbia ragione, ma prendere consapevolezza di questa continua evoluzione del ruolo e offrire ai numeri uno più strumenti possibili per risolvere qualsiasi tipo di situazione di tecnica offensiva con i piedi.
La tecnica offensiva
È l’insieme dei gesti tecnici utilizzati dall’estremo difensore quando è in possesso di palla e ha l’obiettivo di avviare l’azione del proprio undici. La trasmissione della palla può avvenire con le mani (dall’alto, dal basso) o con i piedi (passaggio corto, lancio medio, rinvio lungo).
Di seguito, alcune proposte pratiche per i portieri mirate allo sviluppo della tecnica con i piedi. È buona cosa sviluppare progressioni che vanno dal semplice al complesso per aiutare i giovani numeri uno nell’apprendimento. Sarebbe ideale, so- prattutto in situazioni in cui è richiesta una grande collaborazione tra estremo difensore e giocatori, concordare il lavoro con il tecnico per completare la progressione con la squadra
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