Alcune proposte di riscaldamento adatte a ogni seduta e scandite secondo le varie finalità che si intendono perseguire.
Messa in moto, messa in azione, riscaldamento, warm-up, attivazione. In qualsiasi modo decidiamo di chiamarla la parte iniziale della seduta rappresenta un momento cardine dell’allenamento. Se dividiamo la sessione nelle classiche tre fasi (iniziale, centrale e finale), anche a livello d’impatto, capiamo che la prima rappresenta il momento di “presa di contatto” coi giocatori, il modo in cui si apre l’allenamento.
Se svolta correttamente, è molto importante e utile in quanto:
– migliora la coordinazione generale e gesto-specifica;
– aumenta la temperatura corporea, riducendo gli attriti articolari, e la viscosità del muscolo, facilitando le reazioni biochimiche all’interno dello stesso;
– riduce il rischio di infortuni (soprattutto quelli muscolari);
– predispone e prepara il fisico ai carichi successivi o alla gara.
L’obiettivo di questo articolo è quello di analizzare alcuni differenti tipi di riscaldamento che possiamo proporre con un gruppo di una categoria giovanile. Il presupposto è inserire le proposte in modo razionale all’interno del microciclo, in correlazione all’obiettivo prefissato in quella data sessione. Prima di entrare nel vivo delle proposte, verifichiamo la struttura di un microciclo con quattro sessioni (è quella che utilizziamo a Cagliari, seguendo le linee guida societarie e con lo staff tecnico); comunque, i vari warm-up possono essere utilizzati anche in settimane con meno allenamenti.
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