Le indicazioni, i consigli per strutturare un vivaio femminile di ottimo livello. La situazione del movimento in rosa e l’importanza della competitività.
In Italia il numero di ragazze che giocano a calcio è inferiore alle altre nazioni con cui ci confrontiamo. È una situazione che ha origine da retaggi “culturali” della nostra società, ma anche dal fatto che ancora, purtroppo, il movimento femminile italiano è dilettantistico. A causa di questa condizione, le società faticano a trovare risorse per gestire centri sportivi di livello, avere nelle proprie file allenatori e preparatori qualificati e conoscitori del calcio femminile. Inoltre, raramente si svolgono più di due sedute durante una settimana e non sempre si opera con “strumenti” di ultima generazione. I costi di un settore giovanile, comunque, rispetto ai club professionistici maschili, sono sicuramente inferiori: le trasferte sono principalmente regionali e si devono iscrivere solo due squadre, la Primavera e le Giovanissime. In più, il rientro degli investimenti può avvenire in pochi anni: infatti, le ragazze passano in prima squadra più giovani rispetto ai maschi.
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