Juventus promossa, ma solo per 10’. Poi si visto solo, o quasi, il Tottenham. L’ottima partenza della squadra di Allegri è stata agevolata da una serie di errori della difesa inglese, che dapprima ha lasciato libero Higuain su punizione di Pjanic e poi ha steso Bernardeschi in area con un fallo che ormai non si vede più neppure sui campi di provincia.
Sul 2-0 al 9’ la Juventus ha concesso campo al Tottenham, che non ci ha messo molto a schiacciare i due centrocampisti bianconeri, mentre per Mandzukic, Douglas Costa e Bernardeschi ripartire si è fatto sempre più facile. La prova negativa di Alex Sandro ha privato la Juve di una freccia importantissima, perché il brasiliano, quando è in giornata, è un continuo campanello d’allarme per la difesa. Ottima, invece, rigore sbagliato a parte, la partita di Higuain che ha segnato, fatto salire la squadra, battagliato con gli avversari e servito assist.
Il 4-2-3-1 di Allegri all’inizio ha pagato, ma appena il Tottenham ha accelerato, il centrocampo bianconero è sparito, si è trasformato in un reparto anonimo, incapace di interdire. Figuriamoci di ripartite. La rete del 2-1 è una logica conseguenza di quanto visto in campo. Ovvio che se Higuain avesse segnato il rigore al 46’ del primo tempo le cose sarebbero andate diversamente, ma l’argentino non è l’uomo al quale affidare una conclusione dagli undici metri. In Argentina e a Napoli ne sono convinti.
Nella ripresa, Allegri ha abbozzato una sorta di difesa a tre (con De Sciglio accanto a Chiellini e Benatia), ma un erroraccio di Buffon ha regalato il 2-2.
Analizzando la gara il risultato è giusto. Come è giusto il piccolo vantaggio che gli inglesi hanno in vista del match di ritorno. Più di Dybala, alla Juventus è mancato Matuidi, che avrebbe dato solidità al centrocampo. A Londra, però, servirà giocare a un ritmo più alto. Così non si passa.
La Champions non è il campionato. Il Napoli lo ha scoperto a dicembre. La Juventus potrebbe scoprirlo a marzo.