Dopo aver visto il gol in rovesciata che Cristiano Ronaldo ha segnato alla Juventus penso si possa scrivere qualsiasi cosa. Una però è chiara, banale: il Real è più forte, lo ha dimostrato l’anno scorso a Cardiff, lo ha confermato questa sera a Torino, 4 gol in finale, 3 nei quarti.
Che i Galacticos siano fuori portata i tifosi della Juventus lo hanno capito e hanno applaudito squadra del cuore e avversari. E non è da tutti, perché quando tifi per chi ha vinto sei scudetti consecutivi non è facile ammettere a sé stessi che ci possa essere qualcuno che ti è superiore. Invece lo “Stadium” ha riconosciuto la prodezza di CR7, la forza del Real l’impegno di una Juventus alla quale manca ancora qualcosa per raggiungere la vetta d’Europa.
Allegri ha scelto di affrontare il Real con il 4-4-2, ma la rete dello 0-1 segnata dal Real dopo 3’ non ha permesso di comprendere se la strategia dell’allenatore fosse giusta o meno. Di certo la Juve ha provato a reagire, Keylor Navas ha dimostrato che Gigio Donnarumma ai “Blancos” non serve, mentre la traversa ha salvato Buffon dal raddoppio (e dal poker) degli ospiti.
A chi diceva (e scriveva) che Dybala è l’erede di Messi o di qualche fenomeno consigliamo di rivedere la partita (non solo questa). L’argentino della Juventus è un ottimo giocatore, uno dei tre migliori del nostro campionato. Ma non è ancora al livello di chi da dieci anni domina la scena mondiale.