Antonio Conte ha scelto. Dentro Ogbonna fuori Astori e Rugani; sì per Insigne e Bernardeschi, no per Bonaventura; soprattutto out Jorginho, al suo posto Sturaro. Oggi, in attesa della ripresa del lavoro a Coverciano è il giorno delle parole (preferiamo definirle così, polemiche non ci piace).
Certo, scegliere Sturaro (che nelle due ultime stagioni ha giocato 31 partite) e rinunciare a Jorginho a prima vista sembra una scelta bizzarra. Ma tutto rientra in una logica: Conte è il primo a sapere che sta per entrare in un ristorante da 100 euro e, aprendo il portafoglio, si è accorto che se è fortunato ne ha a malapena la metà. Così per non pareggiare è costretto a inventarsi qualcosa, perché di gol ne subiremo pochi, ma è anche vero che così come siamo non siamo destinati a realizzarne molti.
E allora, direte perché Sturaro e non Jorginho? Perché il nostro cittì sembra intenzionato a privilegiare la fisicità, l’atletismo, la solidità… Thiago Motta o De Rossi registi, con accanto tanta corsa e un po’ di talento asservito alla causa, per supportare le due punte, che viste così (chiunque siano) non sembrano destinate a fare la storia.
Ma questo è ciò che passa il campionato, questo è quanto le nostre società mettono a disposizione del nostro cittì. Inutile lamentarsi oggi leggendo i nomi dei convocati.
I convocati
Portieri: Buffon (Juve), Marchetti (Lazio), Sirigu (Psg).
Difensori: Barzagli (Juve), Bonucci (Juve), Chiellini (Juve), Darmian (Manchester United), De Sciglio (Milan), Ogbonna (West Ham).
Centrocampisti: Bernardeschi (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), El Shaarawy (Roma), Florenzi (Roma), Giaccherini (Bologna), Sturaro (Juventus), Thiago Motta (Psg), Parolo (Lazio).
Attaccanti: Eder (Inter), Immobile (Torino), Insigne (Napoli), Pellè (Southampton), Zaza (Juve).