L’Uefa e pure la Fifa hanno dato le prime risposte. Risposte positive per le leghe più importanti del calcio europeo. Certo, ci si è comportati come se tutto passasse con un semplice colpo di spugna, anche se probabilmente non sarà proprio così.
La decisione di Ceferin, numero uno dell’Uefa, però è servita a liberare spazio in un calendario sostanzialmente ingarbugliato e privo di date “spendibili”.
La Lega Serie A con Andrea Butti a capo delle competizioni, un calendario con più possibilità, senza comunicarlo ufficialmente alla stampa, lo aveva già redatto e mostrato ai presidenti. Ora si può iniziare a lavorare sulla programmazione vera e propria della ripresa 2 o 9 maggio, ma il problema non è assolutamente sportivo. Tutto dipende da quanto avverrà nei prossimi giorni in Europa. Perché non sarà semplicissimo sforare la data del 30 giugno o al massimo la metà di luglio.
Euro 2021, l’Europeo Under 21 a giugno prossimo in concomitanza con l’Europeo. Quindi l’Europeo femminile a 16 squadre già programmato tra metà giugno e i primi di luglio… Poi gli europei giovanili e la matassa Nations League da sbrogliare….
Nel frattempo ogni nazione dovrà fare i conti con i problemi dei vari club, perché c’è chi potrebbe non avere liquidità e stato patrimoniale per iscriversi alla stagione 2020-21. Tutti dovranno rinunciare a qualcosa: club, calciatori, tivù e sponsor. Ci saranno sacrifici da fare e chi non vorrà farli, questa volta non sarà compreso da chi il calcio lo alimenta con la propria passione.