L’Inter torna sola in testa alla classifica, il Napoli scivola dopo più di 100 giorni, la Fiorentina si rianima, la Roma si fa raggiungere al momento della doccia e la Juventus vince la quinta consecutiva. Poi c’è il Milan che non batte il Carpi, mentre il Sassuolo passeggia sulla Sampdoria e obbliga Montella a una serie di riflessioni. Esordio con sconfitta per Delneri a Verona, sempre più critica la posizione di Ballardini a Palermo, dove l’allenatore potrebbe pagare anche l’eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Alessandria. Diakite dimentica che a calcio si gioca con la palla e il Chievo vince a Frosinone.
L’Inter batte il Genoa e diverte San Siro. Senza Icardi, spesso fermo ad attendere palla, la squadra tutta muscoli di Mancini si trasforma in un’orchestra che suona una musica piacevole. Di gol ne arriva uno solo, ma le occasioni sono state create.
La Juventus, venerdì, aveva lanciato un messaggio a tutti: chi vorrà vincere lo scudetto dovrà fare i conti con la squadra di Allegri. Solida e cinica la Juventus ha amministrato il vantaggio, mentre la Lazio si agitava per creare occasioni che si infrangevano a 30 metri dalla porta.
Se la Roma ha gettato due punti contro il Toro, il Napoli ha regalato i primi 25′ di partita al Bologna, che ne ha approfittato. Forse, però, sarebbe meglio dire che Donadoni ha chiesto di pressare, di non lasciar ragionare l’avversario e di colpire appena possibile. Prova straordinaria per il Bologna e rientro in gruppo, dopo essere stato a lungo ultimo.
Il Milan non segna contro il Carpi, ma la partita non è di quelle che si conservano nel videoregistratore. Se i tifosi possono recriminare per la mancata concessione di un rigore su Luiz Adriano, Mihajlovic invece deve chiedersi perché la squadra abbia giocato così.
Piace il Sassuolo che azzanna la Sampdoria, squadra senz’anima e identità a metà strada tra la creatura di Zenga e quella che vorrebbe Montella.