Belle per un tempo. E’ poco! Troppo poco. Passi per il Napoli che obiettivamente aveva poche possibilità di battere il Real Madrid, ma il crollo della Roma a Lione è veramente inspiegabile. O meglio una spiegazione c’è l’ha. La mancanza di serenità di un ambiente che dopo la bella e meritata vittoria di San Siro con l’Inter, non ha saputo reggere l’urto della sconfitta in Coppa Italia con la Lazio. Quindi è arrivato il ko in casa con il Napoli. E ancora, la Roma è stata battuta 4-2 anche a Lione. Tre sconfitte in otto giorni!
La rosa a disposizione di Spalletti è di poco inferiore a quella della Juventus, ma non ci si riesce a spiegare la mancanza di continuità di un gruppo che, sorteggio permettendo, avrebbe (non è ancora detta l’ultima parola come insegna il Barcellona) dovuto giocare la finale con il Manchester United.
Dopo un ottimo primo tempo, la Roma a Lione si è autocancellata dal campo, infilzata dopo 2’ della ripresa da Tolisso non è più stata capace di reagire, di riprendere il dominio a centrocampo.
Inutile stare a dire che la squadra potrebbe avere la testa altrove per la questione stadio, perché non è così, ma in società non sono piaciute un paio di uscite dell’allenatore. La prima dopo la vittoria con il Torino quando disse (senza che nessuno facesse domande al riguardo) che sarebbe rimasto solo se fosse stato rinnovato il contratto di Totti e l’altra è la mancanza di chiarezza sul futuro. Spalletti potrebbe aver scavalcato Paulo Sousa nella corsa alla panchina della Juventus (se Allegri dovesse veramente lasciare). Ma a Torino vogliono allenatori vincenti!