L’Italia ha vinto. E questa è l’unica buona notizia che giunge da Scutari. Ora, però, siamo seri!
Dopo essere stati triturati dalla Spagna, aver vinto con affanno contro Israele, pareggiato con biasimo con la Macedonia, è arrivato il successo triste sull’Albania.
Così, certamente, non si può andare avanti. A lungo abbiamo difeso la Nazionale, talvolta ne abbiamo esaltato i risultati ben oltre i meriti. Ma ora non si può più scherzare. La situazione è seria: giochiamo male, non c’è il briciolo di un’idea di gioco sia che Ventura opti per il 3-4-3, il 4-2-4 o scelga il 3-5-2. Questo è colpa di tutti: da chi siede in panchina (anche se spesso è restio a fare esami di coscienza) a chi va in campo e non riesce a fare contro Israele e Macedonia ciò che gli riesce la domenica in campionato.
C’è chi fa riferimento agli assenti, ma se a centrocampo si infortunano Verratti, De Rossi e Marchisio, perché non convocare Jorginho, regista della squadra che gioca il miglior calcio d’Italia? E ancora, per l’attacco non sarebbe il momento di dare una possibilità a Balotelli, che in questo periodo sta offrendo prestazioni di alto livello nel Nizza?
Ora attendiamo il sorteggio del play-off, ma l’avversario che uscirà dall’urna è un dettaglio marginale. Se siamo questi, se giochiamo così, siamo noi i nostri primi avversari. Questo week-end lungo vissuto tra Torino e Scutari ci ha lasciato in eredità una serie infinita di punti di domanda.
Ai quali anche il presidente federale Carlo Tavecchio dovrà dare delle risposte.