L’amichevole di Bari con la Francia, ha fatto intendere alla Nazionale che c’è da guardare avanti. Non bisogna più pensare all’Europeo, ai rigori della partita con la Germania. I prossimi 14 mesi sono importantissimi, perché siamo alla vigilia di un girone di qualificazione ai Mondiali tra i più complicati della nostra storia. Forse, solamente in vista di Argentina ’78 e Francia ’98, quando dall’urna uscì il bigliettino con la scritta “Inghilterra”, ci era andata così male.
Il duello sarà con la Spagna, ma è evidente che non si potranno commettere passi falsi. Per questo anche Israele va preso con le dovute cautele, perché tutte le squadre, soprattutto nelle gare di esordio, hanno una carica che le rende pericolose.
Ma più degli avversari, almeno per la prima (siamo nel Gruppo G), a preoccupare è la nostra squadra. Abbiamo troppi cerotti: fuori De Rossi e ora pure Belotti, mentre Leonardo Bonucci ha giustamente qualcosa di più importante di una partita di calcio a cui pensare. In tutto questo, Giampiero Ventura conferma il 3-5-2, prova a variare la formazione vista a Bari, affidando il centrocampo a Verratti (assente per infortunio all’Europeo) in attesa di comprendere se gli uomini a disposizione gli consentiranno di variare sistema di gioco.