Nel 2005, quando vincendo 3-1 in Olanda, Marcello Lippi si convinse che al Mondiale di Germania avremmo potuto fare bene. Poi sappiamo tutti come andò a finire.
Vedendo Olanda-Italia, ho cercato delle similitudini con quella partita, la gara che portò i brasiliani a dire che loro uno come Pirlo non l’avevano. Risultato a parte (1-2), però, non ho trovato similitudini tra le due serate.
Il nostro 3-4-1-2 è parso uno schieramento che non dovremmo rivedere, almeno con questi interpreti. Romagnoli e Rugani sono parsi in difficoltà, forse anche perché si è dovuto affrontare un tridente contro il quale sarebbe stata preferibile una difesa a 4.
A centrocampo Zappacosta e Darmian non hanno osato moltissimo, anzi si sono schiacciati sulla linea dei difensori, proprio per evitare che il tridente olandese potesse fare danni. Penso, inoltre, che Verratti trequartista non giocherà più, il suo ruolo è un altro, lui è un regista.
Certo abbiamo vinto e questa è una buona notizia. Una buona notizia perché, per la prima volta con il nuovo cittì, abbiamo battuto una squadra che occupa una delle prime 30 posizioni del “ranking Fifa” (l’Olanda è ventunesima). Fino a ora avevamo vinto contro Israele, Macedonia, Liechtenstein e Albania. Non esattamente delle superpotenze.